sabato 2 febbraio 2013

DANZA HULA HULA E MASSAGGIO LOMI LOMI AL CENTRO ZOHAR SAB 16 FEBBRAIO

DANZA HULA HULA E MASSAGGIO LOMI LOMI AL CENTRO ZOHAR SAB 16 FEBBRAIO

 


SABATO 16FEBBRAIO ore 21.00 Presentazione CORSO DANZA HULA HULA E MASSAGGIO LOMI LOMI. Attraverso la danza, i massaggi e le antiche tradizioni Hawaiane si recuperano la flessibilità e la salute del corpo e si sconfigge lo stress. Ingresso libero.

presso Centro Zohar

Via Montanara, 70 a Cecina (LI) (uscita superstrada cecina centro -rotatoria dolcevita-difronte ospedale)

GUARIRE I MALI DI STAGIONE CON I RIMEDI STAGIONALI

Guarire dai mali di stagione con i rimedi naturali

Come superare con l'aiuto dei rimedi naturali i mali di stagione senza ricorrere all'uso di antibiotici e medicinali vari. Consigli pratici tratti dal libro "Guida ai rimedi naturali"...

Guarire dai mali di stagione con i rimedi naturali
Guarire dai mali di stagione con i rimedi naturali
Febbre:
  • quando è molto alta ed è necessario controllarla, l’Ontano è sicuramente un ottimo rimedio. Si possono prendere 30 gocce di macerato glicerinato ogni due ore o, in mancanza del macerato, si possono bere più tazze di decotto della corteccia.
  • Esternamente si possono fare delle frizioni con acqua fresca e gli oli essenziali di Lavanda e Ginepro: in ½ litro di acqua si miscelano energicamente 5 gocce di ogni essenza.
  • Il decotto di Zenzero fresco, invece, è molto utile per aumentare la sudorazione: bastano due noci di radice per ½ litro d’acqua da far bollire per 5 minuti.
Influenza e raffreddore:
  • alle prime avvisaglie è possibile fare un bagno aromatico sempre con lo Zenzero, questa volta in olio essenziale: 15 gocce in un pugno di sale grosso da buttare poi nella vasca.
  • Come rimedi principali per via interna abbiamo: l’Echinacea in tintura madre per stimolare le difese dell’organismo e la Rosa canina ricca di vitamina C. Della prima se ne possono prendere 30-40 gocce per tre volte al dì, mentre della seconda si può prendere l’estratto secco in misura relativa alla concentrazione della vitamina C presente.
  • Altri rimedi che ci vengono in aiuto sono il Ribes nero in macerato glicerinato spagyrico, per le sue proprietà antinfiammatorie, e la famosa Propoli in tintura idroalcolica.
In caso di mal di gola o tracheite:
  • si possono fare dei cataplasmi caldi con i semi di Lino: se ne mettono due cucchiai colmi in un pentolino e si ricoprono con del vino rosso. Si fa cuocere il tutto a fuoco bassissimo fino a che i semi non si aprono e si forma una pappina gelatinosa omogenea che non si attacca alla pentola. A quel punto si mette su una garza, si copre e si pone il “pacchettino caldo” all’altezza della gola o della trachea avvolgendo con una sciarpa di lana. Dopo che si è raffreddato si può ripetere l’operazione.
Consigli tratti dal libro "Guida ai rimedi naturali" - in vendita in OFFFERTA nel nostro shop online
Per conoscere tutti i libri pubblicati da Terra Nuova Edizioni sfoglia online il CATALOGO LIBRI COMPLETO:
www.terranuovalibri.it
di F. Del Guerra

TRATTO DA http://www.aamterranuova.it/

DANZE SACRE DI GURDJIEFF - LA DANZA DELLA CONSAPEVOLEZZA

Danze Sacre di Gurdjieff – La danza della consapevolezza

Abbiamo incontrato Shurta, che da diversi anni conduce seminari di Danze Sacre in Italia, per parlarci del lavoro di Gurdjieff e dei suoi misteriosi e antichissimi Movimenti

Che cosa ti ha affascinato del lavoro con le Danze Sacre di Gurdjieff?
La possibilità che le danze e i movimenti offrono di acquistare maggiore consapevolezza della mente, del corpo e delle emozioni, liberandoci dagli automatismi inconsapevoli che sono d’intralcio nel vissuto quotidiano. Quando si incomincia, ciò che colpisce di più è una sensazione simultanea di costrizione e libertà. Si tratta di un nuovo alfabeto che corrisponde ad un linguaggio altrettanto nuovo, un modo diretto di sperimentare che consente al corpo di sentire la propria meccanicità e che, allo stesso tempo, lo prepara a ricevere correnti di energia inaccessibili fino ad allora e questo può aiutarci a liberarci dai nostri automatismi, rivelando nel contempo l’aspetto “essenziale” della nostra natura.

Dimmi qualcosa di più dei Movimenti e delle Danze Sacre…
I movimenti si indirizzano all’insieme del nostro essere attraverso molti mezzi differenti. Ciò spiega la loro sorprendente diversità. Ogni movimento va a sviluppare e a metterci in contatto con qualità diverse quali, ad esempio: la volontà, il silenzio, il rapporto tra il femminile ed il sacro, l’energia maschile etc. E’ un lavoro che tocca l’equilibrio e l’unità dell’essere, si impara a rimanere completamente rilassati nel corpo e nel contempo attenti e vigili nella testa. Così, raggiungendo un’armonizzazione delle energie yin e yang, queste danze suggestive e silenziose permettono l’incontro tra la parte maschile e la parte femminile, tra l’emisfero destro e quello sinistro del cervello. Attraverso una sequenza armonica di movimenti, le danze sacre ci aiutano a rintracciare il centro interiore, la sede della potenzialità del nostro essere. Imparando ad allentare le tensioni e a lasciare andare si diviene realmente liberi di agire.

Qual è il modo migliore per apprendere i Movimenti ?
E’ importante far parte del lavoro di una “scuola”, divenire un allievo fra gli altri, un semplice numero della fila, ma con lo straordinario sostegno di una ricerca comune. Così, mentre si seguono meticolosamente le istruzioni dell’insegnante, ciascun partecipante diventa responsabile per sé stesso e per l’ambiente in cui si muove.

Che ruolo ha la musica nelle danze?
La musica gioca un ruolo fondamentale nell’esperienza. Le musiche sono state tutte appositamente composte da Gurdjieff che, non essendo un musicista, ne canticchiava la melodia a Thomas De Hartmann, grande musicista dell’epoca, che ne curava la scrittura e l’esecuzione. Ad ogni musica corrisponde una danza; essa ha infatti una relazione intima con il significato interiore dei movimenti e dà sostegno al loro ritmo e alla loro espressione e diviene parte di un’alchimia generale.

Come sei arrivata all’insegnamento dei Movimenti?
Ho studiato e praticato per diversi anni danza moderna e dance-terapy, oltre ad occuparmi di terapia del respiro, gestalt e astrologia.
Nel 1991 in India a Poona nell’Ashram di Osho, ho incontrato le danze sacre e me ne sono letteralmente innamorata. Da allora mi dedico al loro studio, alla loro pratica e al loro insegnamento. Per me rappresentano un percorso di crescita molto potente che non avrà mai fine.


Chi era George Gurdjieff
Gurdjieff era un mistico armeno vissuto nel secolo scorso. All’inizio del ‘900 riscopre queste misteriose ed antiche danze orientali che fino ad allora venivano tramandate segretamente a maestro a discepolo. Ne rimane subito affascinato, le studia, le rielabora, le comincia ad insegnare e dà inizio ad una lunga tradizione di trasmissione delle danze che le ha portate fino ai giorni nostri. Si tratta di una serie di Movimenti che ci aiutano a riscoprire la presenza dell’essere attraverso il riequilibrio del corpo e la messa in ordine delle sue funzioni. Potremmo definire le danze come il primo passo verso una consapevolezza di se stessi nel cuore della vita quotidiana.


TRATTO DA http://www.renudo.it/danze-sacre-di-gurdjieff-la-danza-della-consapevolezza/#more-429

MILIARDI DI PIANETI SIMILI ALLA TERRA NELLA VIA LATTEA

Miliardi di pianeti simili alla Terra nella Via Lattea. Lo annuncia un team di astronomi europei
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TNGsunset_1 Ne hanno trovati 9 su 102 casi studiati in sei lunghi anni con il telescopio europeo da 3.6 metri di diametro posto sulle Ande cilene. Sono dei pianeti simili alla nostra Terra, solidi e di massa comparabile, fra 1 e 10 volte la nostra.
Due di questi sono addirittura nella "goldilocks zone", la zona in cui è possibile avere condizioni buone per ospitare la vita. In parole povere sono rocciosi, abbastanza vicini alla propria stella da non avere temperature troppo rigide - Plutone va oltre i 200 sotto zero ad esempio - e non troppo vicini da venire abbrustoliti, come Mercurio che va sui + 400.
È quanto annuncia uno studio piuttosto accurato effettuato da un team di astronomi europei guidati da Xavier Bonfils dell'Università di Grenoble, Francia, e pubblicato in questi giorni.
La domanda su quante mai saranno le "terre" nella nostra Via Lattea, la galassia in cui siamo confinati da miliardi di anni, è vecchia quanto l'umanità e in molti, come per esempio il filosofo Giordano Bruno, hanno parlato in passato di infinti mondi o terre, senza avere però uno straccio di prova ma solo una geniale intuizione. Se il sospetto che ce ne siano tante e tante di "altre terre" è vecchio quasi quanto la civiltà, oggi abbiamo una conferma importante dal punto di vista sperimentale grazie a questo studio che arriva ad affermare, statistica alla mano, che nella nostra Galassia, la Via Lattea, ci saranno molti miliardi di pianeti simili alla Terra.
L'affermazione parte proprio dai risultati ottenuti osservando le 102 stelle nane rosse materia dello studio. Sono stelle deboli come luminosità, più fredde, meno massicce e più longeve del nostro Sole e rappresentano circa l'80 % delle stelle nella nostra Galassia. Quindi se su 102 di queste ne trovo 9 con un pianeta terrestre vorrà dire che di questi ce ne saranno a miliardi, dato che di stelle nella nostra Galassia ce ne sono molti miliardi. E l'80% di molti miliardi sono ancora molti miliardi!
Sembra un gioco di parole, ma è una conferma molto importante. Certo da qui al fatto che ci sia vita su questi pianeti il passo è lungo, però ora sappiamo che, comunque sia raro il fenomeno dello sviluppo della vita in una qualunque forma, il caso può contare su un numero enorme di pianeti su cui cimentarsi.
Ma c'è un futuro italiano a questo studio e anche molto importante. Lo strumento usato per questa ricerca, uno spettrografo che analizza e scompone la luce che proviene da queste piccole e fredde stelle, vede il cielo del Sud del mondo essendo in Cile. Ora l'Italia ha sviluppato e montato sul proprio telescopio Nazionale, posto alle isole Canarie, una seconda versione dello stesso strumento che però vede il cielo nord.
«Certamente il nostro, HARPS Nord, è molto più perfezionato del precedente dato che ha potuto sfruttare l'esperienza maturata in questi anni di esercizio e anche l'avanzare delle tecnologie elettroniche e dei rivelatori di immagini, che oggi progrediscono molto velocemente», dice Giampaolo Piotto dell'Università di Padova, uno dei responsabili scientifici della ricerca della "nuova terra" con il nostro telescopio nazionale.
Le notevoli possibilità del nuovo strumento e i cieli limpidi delle Canarie permetteranno di sorvegliare uno a uno anche i pianeti individuati dal satellite Nasa Kepler, oltre 1000. Una sinergia terra-spazio fondamentale, dato che il satellite è in grado di capire che probabilmente c'è un pianeta attorno alla tal stella, ma non di capire se c'è e cosa sia effettivamente.
Il cerchio si stringe attorno ai nostri possibili gemelli spersi nello spazio cosmico insomma, e anche se si tratta di una ricerca internazionale, in associazione con studiosi di tutto il mondo, non sarebbe poi male se si potesse piantare un tricolore virtuale sulla prima "altra terra". In fondo Cristoforo Colombo...

(03 Aprile 2012)

MAMME E BIMBI: COSTUMI FAI DA TE PER CARNEVALE

Costumi fai-da-te per carnevale

di Erika Facciolla il 26 gennaio 2013




 


Carnevale si avvicina e i bambini si preparano alle tanto attese sfilate di carri, maschere e feste in costume. Per fare in modo che anche questa ricorrenza sia sostenibile per le nostre tasche e per l’ambiente, potremmo ricorrere a tutta la nostra fantasia e al riciclo creativo per creare dei bellissimi travestimenti fatti in casa, che faranno sicuramente la gioia dei nostri bimbi.
Se cercate qualche spunto, eccovi due costumi sempre di moda pensati per maschi e femmine, facili da realizzare. Troverete certamente l’occorrente tra quello che avete in casa e che magari non utilizzate più. La maggior parte degli indumenti e accessori che pensavate di buttare, infatti, può tornarvi utile per confezionare in poco tempo un vestito carnevalesco di sicuro effetto, prolungando così la ‘vita’ dei vostri capi.


Ma vediamo qualche idea perfetta per il vostro bimbo o bimba.

Costume da zingara
Tempo di preparazione: 1 h

 Cosa vi serve: gonne fiorite, sciarpe o foulard colorati, un vecchio borsellino, bigiotteria inutilizzata e rossetto
Come fare: dopo aver individuato la gonna perfetta (colorata, a fiori, dalle tinte accese e allegre), cucite in maniera sovrapposta e asimmetrica tutte le sciarpe o i foulard che avete individuato nel vostro ripostiglio. L’ideale è arricchire la gonna con un po’ di vecchia bigiotteria e piccoli ornamenti che renderanno più vivace l’elemento centrale dell’abito (la gonna, appunto). Il segreto di questo costume consiste proprio nel gioco di strati e nella sovrapposizione dei colori.
Un vecchio scialle di lana colorato è perfetto per coprire le spalle e un bel foulard annodato sul capo renderà ancora più convincente il nostro costume. Per quanto riguarda gli accessori, immancabili sono i classici orecchini a cerchio per le orecchie, qualche bracciale vistoso, un borsellino o un tamburello da tenere in mano e far suonare di tanto in tanto; calze a righe e un po’ di rossetto a sottolineare i colori della vostra ‘zingara’

GUARDA ANCHE QUESTE IDEE: Carnevale ecologico: maschere e accessori fai da te

Costume da pirata.
Tempo di preparazione: 1h

 Cosa vi serve: un paio di vecchi pantaloni neri, una bandana colorata, stivali neri di gomma, una maglia bianca o a righe bianche e blu, orecchini a clip, una benda nera da pirata, una sciarpa rossa, un uncino (da fare in casa o da comprare nei negozi di giocattoli), una matita nera per occhi.
Come fare: tagliuzzate i pantaloni neri con una forbice in modo da creare delle frange ai bordi. Legate intorno alla via del vostro ‘pirata’ la sciarpa rossa abbastanza larga a mo’ di fusciacca, tra i pantaloni e la maglia. Sul capo annodate una bandana colorata e disegnate sul volto una barbetta o dei baffetti, aiutandovi con una matita nera per occhi, magari colorando di nero anche un dente per creare l’effetto ‘dente mancante’ , tipico di questo travestimento.
Completano il costume, gli orecchini a cerchio, un bracciale, un uncino da pirata, la benda nera per l’occhio e – qualora ne aveste uno nella scatola dei giochi – un bel pappagallo di peluche da cucire su una manica della maglietta.
Buon divertimento a tutti!

tratto da http://www.tuttogreen.it/costumi-fai-da-te-per-carnevale/

BIOEDILIZIA ED ENERGIE RINNOVABILI: IL CONTO ENERGIA TERMIICO E' LEGGE

Il conto energia termico è legge

 

Un nuovo incentivo che copre al 40% le spese per pannelli solari, pompe di calore, impianti a biomasse, e permette un rientro in tempi più rapidi

Il conto energia termico è legge
Dopo aver ricevuto l’approvazione formale dalla Conferenza unificata, i ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico hanno finalmente firmato i Decreti inerenti il Conto Energia Termico e i Certificati bianchi. Pannelli solari, pompe di calore, caldaie a biomasse, adesso potranno beneficiare non solo delle detrazioni del 55% ma su un conto energia termico, simile a quello già esistente per il fotovoltacio. Si tratta di un incentivo che copre il 40% degli investimenti relativi a interventi di incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il contributo sarà erogato con rate semestrali per 2 o 5 anni (dipende dal tipo di intervento). Di fatto il provvedimento amplia gli incentivi a quei soggetti che non possono godere delle detrazioni fiscali e consentente inoltre un rientro in tempi rapidi, dai 2 ai 5 anni, mentre per le detrazioni, lo ricordiamo, servono 10 anni.
Prima della fine dell’anno sono stati firmati dai ministri competenti i due decreti interministeriali attesi dagli operatori delle rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica e a breve saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto sul conto energia termico che incentiva e disciplina la produzione di energia rinnovabile termica e gli interventi di efficienza energetica per la pubblica amministrazione era stato licenziato dalla Conferenza Stato Regioni con alcune modifiche che avevano avuto riscontro da parte dei ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e delle Politiche Agricole.
Come abbiamo già scritto, l'incentivazione si baserà su un contributo del 40%, che verrà erogato in due anni (cinque per gli interventi più onerosi), con una spesa complessiva di 700 milioni ogni anno, per gli interventi dedicati alle famiglie e di 200 milioni per la Pubblica Amministrazione. Nei primi due anni, è previsto un costo complessivo massimo di 900 milioni di euro, dei quali 200 milioni dedicati agli edifici pubblici e il restante alle costruzioni private. Per tutte le tecnologie, il nuovo decreto stabilisce dei precisi valori prestazionali minimi. Per gli impianti a biomassa o a PdC fino a 35 kWt e solari termici fino a 50 mq, l'ammontare annuo dell'incentivo è costante, calcolato a forfait ed erogato per due anni. Per gli impianti di potenza maggiore, l'ammontare annuo è costante, conteggiato a forfait ed erogato per cinque anni. L'incentivo potrà essere richiesto per gli interventi su edifici esistenti o unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, èer gli impianti termici per il condizionamento invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria, elettrodomestici, motori e inverter. Tra le principali novità, la cumulabilità con le detrazioni del 55%, l'incentivazione ai sistemi di schermatura e/o ombreggiamento fissi o mobili, non trasportabili, in edifici esistenti e gli interventi di sostituzione (integrale o parziale) di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre con impianti utilizzanti generatori di calore a condensazione.

 
di Gabriele Bindi
 
 

 


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NUM. PROT.
AZIENDA

FIGURA PROFESSIONALE
ZONA DI LAVORO
DATA DI SCADENZA
45
RUBY SRL UNIPERSONALE
CECINA
15/02/2013
44
RUBY SRL UNIPERSONALE
CECINA
15/02/2013
43
CENTRO MORPHE'
CECINA
15/02/2013
42
CENTRO MORPHE'
CECINA
15/02/2013
41
CENTRO MORPHE'
CECINA
15/02/2013
39
ROSTICCERIA
"DA ANSANO"
CECINA MARE
15/02/2013
38
ROSTICCERIA
"DA ANSANO"
CECINA MARE
15/02/2013
37
TENUTA GARDINI
BIBBONA
15/02/2013
36
PROGECO ENGINEERING SERVICE
ROSIGNANO SOLVAY
15/02/2013
35
ASSICURAZIONE ALLIANZ-SUBALPINA
CASTAGNETO CARDUCCI
08/02/2013
34
ASSICURAZIONE ALLIANZ-SUBALPINA
CASTAGNETO CARDUCCI
08/02/2013
30
VILLA PARISI SRL
CASTIGLIONCELLO
08/02/2013
29
VILLA PARISI SRL
CASTIGLIONCELLO
08/02/2013
28
RISTORANTE CALETTA DI CASTIGLIONCELLO
CALETTA DI CASTIGLIONCELLO
08/02/2013
27
RISTORANTE CALETTA DI CASTIGLIONCELLO
CALETTA DI CASTIGLIONCELLO
08/02/2013
26
AZIENDA ALBERGHIERA
CASTELLINA MARITTIMA
08/02/2013

 




CUCINANDO DAL WEB: CARNEVALE IN TAVOLA


carnevale

in tavola

 

 

 

 

Ingredienti per 4 persone

Impasto:

• 250 ml di acqua

• 150 g di farina

• 4 uova

• 100 g di burro

• sale

Ripieno:

• 1 confezione di perline di bufala

• 1 confezione di crema di riso

• 200 g di piselli finissimi surgelati

• 1 cucchiaio colmo di pecorino

romano grattugiato

• 4 uova

• 1 cucchiaio di olio

extravergine d’oliva

• 1 cucchiaio di amido di mais

 

 

 

 

 

Scaldate in un pentolino, fino a bollore,

l’acqua e il burro tagliato a pezzi; togliete

dal fuoco e aggiungete subito tutta la

farina. Rimettete sul fuoco e mescolate

e passateli al setaccio fine. Trasferite

la crema così ottenuta in una casseruola

e aggiungete la crema di riso e l’amido

di mais a freddo. Mescolate bene e portate

a bollore per un paio di minuti, aggiungendo

l’olio, le perline di bufala e il pecorino.

Togliete dal forno le mascherine: apritele

con attenzione e riempitele di crema.

Se avete fatto i bignè, forateli da un lato

e riempiteli con una saccapoche dal

beccuccio rigido: in questo caso, quando

fate la crema, tagliate in quattro le perline

di bufala. Sembrano dei dolci, ma non lo

sono: uno scherzetto di carnevale che farà

divertire anche i golosi.

con un cucchiaio di legno fino a ottenere

un panetto liscio, di forma sferica; trasferitelo

quindi in una terrina e incorporatevi

le uova leggermente sbattute. Ora l’impasto

è pronto da inserire in una saccapoche

con beccuccio a stella grande.

Su due placche rivestite di carta forno

disegnate le mascherine, calcolando che

il volume raddoppia in cottura, o fate delle

palline per realizzare dei bignè. Infornate

a 180° per 10-15 minuti finché non risulteranno

dorate e gonfi e.

Lessate i pisellini in acqua bollente e salata

per un paio di minuti: non appena risulteranno

morbidi all’assaggio, scolateli

e passateli al setaccio fine. Trasferite

la crema così ottenuta in una casseruola

e aggiungete la crema di riso e l’amido

di mais a freddo. Mescolate bene e portate

a bollore per un paio di minuti, aggiungendo

l’olio, le perline di bufala e il pecorino.

Togliete dal forno le mascherine: apritele

con attenzione e riempitele di crema.

Se avete fatto i bignè, forateli da un lato

e riempiteli con una saccapoche dal

beccuccio rigido: in questo caso, quando

fate la crema, tagliate in quattro le perline

di bufala. Sembrano dei dolci, ma non lo

sono: uno scherzetto di carnevale che farà

divertire anche i golosi.

 

tratto da http://www.cuorebio.it/upload/Files/Magazine/Cuorebio_Magazine_bassa.pdf