sabato 2 febbraio 2013

BIOEDILIZIA ED ENERGIE RINNOVABILI: IL CONTO ENERGIA TERMIICO E' LEGGE

Il conto energia termico è legge

 

Un nuovo incentivo che copre al 40% le spese per pannelli solari, pompe di calore, impianti a biomasse, e permette un rientro in tempi più rapidi

Il conto energia termico è legge
Dopo aver ricevuto l’approvazione formale dalla Conferenza unificata, i ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico hanno finalmente firmato i Decreti inerenti il Conto Energia Termico e i Certificati bianchi. Pannelli solari, pompe di calore, caldaie a biomasse, adesso potranno beneficiare non solo delle detrazioni del 55% ma su un conto energia termico, simile a quello già esistente per il fotovoltacio. Si tratta di un incentivo che copre il 40% degli investimenti relativi a interventi di incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il contributo sarà erogato con rate semestrali per 2 o 5 anni (dipende dal tipo di intervento). Di fatto il provvedimento amplia gli incentivi a quei soggetti che non possono godere delle detrazioni fiscali e consentente inoltre un rientro in tempi rapidi, dai 2 ai 5 anni, mentre per le detrazioni, lo ricordiamo, servono 10 anni.
Prima della fine dell’anno sono stati firmati dai ministri competenti i due decreti interministeriali attesi dagli operatori delle rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica e a breve saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto sul conto energia termico che incentiva e disciplina la produzione di energia rinnovabile termica e gli interventi di efficienza energetica per la pubblica amministrazione era stato licenziato dalla Conferenza Stato Regioni con alcune modifiche che avevano avuto riscontro da parte dei ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e delle Politiche Agricole.
Come abbiamo già scritto, l'incentivazione si baserà su un contributo del 40%, che verrà erogato in due anni (cinque per gli interventi più onerosi), con una spesa complessiva di 700 milioni ogni anno, per gli interventi dedicati alle famiglie e di 200 milioni per la Pubblica Amministrazione. Nei primi due anni, è previsto un costo complessivo massimo di 900 milioni di euro, dei quali 200 milioni dedicati agli edifici pubblici e il restante alle costruzioni private. Per tutte le tecnologie, il nuovo decreto stabilisce dei precisi valori prestazionali minimi. Per gli impianti a biomassa o a PdC fino a 35 kWt e solari termici fino a 50 mq, l'ammontare annuo dell'incentivo è costante, calcolato a forfait ed erogato per due anni. Per gli impianti di potenza maggiore, l'ammontare annuo è costante, conteggiato a forfait ed erogato per cinque anni. L'incentivo potrà essere richiesto per gli interventi su edifici esistenti o unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, èer gli impianti termici per il condizionamento invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria, elettrodomestici, motori e inverter. Tra le principali novità, la cumulabilità con le detrazioni del 55%, l'incentivazione ai sistemi di schermatura e/o ombreggiamento fissi o mobili, non trasportabili, in edifici esistenti e gli interventi di sostituzione (integrale o parziale) di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre con impianti utilizzanti generatori di calore a condensazione.

 
di Gabriele Bindi
 
 

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